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Eugenio Fizzotti

Eugenio Fizzotti (Caserta, 1º luglio 1946 – Salerno, 25 giugno 2018)

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Don Eugenio Fizzotti

Posted on 28 Maggio 201920 Settembre 2024 by Eugenio

Dal Bollettino Salesiano Maggio 2018

IL LORO RICORDO È BENEDIZIONE

“È stato il primo esperto e rappresentante italiano della logoterapia e dell’analisi esistenziale, infatti, è il fondatore e presidente onorario dell’Alaef, instancabile promotore del pensiero e dell’opera di Viktor E. Frankl in Italia e nel mondo. Da Salesiano ha servito la Congregazione in molte comunità dell’Italia meridionale, oltre che Caserta sua città natale, come Napoli, Salerno e Locri”. Così si è aperta la Giornata di Studio sul pensiero e l’opera del professor Eugenio Fizzotti, salesiano.
Era nato a Caserta il 1° luglio 1946, secondogenito di una bella famiglia di cinque fratelli. Conosce la spiritualità dei figli di don Bosco grazie alla Casa di Caserta fondata da don Michele Rua. Si avvicina alla famiglia salesiana dopo la conoscenza di don Innocenzo Di Lella che diventa il suo padre spirituale negli anni della prima gioventù. Eugenio frequenta la Facoltà di Filosofia presso l’Università Salesiana di Roma che concluderà con la Licenza nel 1968 e nell’anno 1970 con il dottorato in Filosofia il 24 settembre 1970 con la tesi su “Il Significato dell’esistenza – La concezione Psichiatrica di Victor E. Frankl”. Proseguirà gli studi presso l’Università Salesiana di Roma dove consegue il dottorato in Psicologia nel 1970. Diventa definitivamente salesiano nel 1971. Prosegue gli studi frequentando nel Policlinico di Vienna i corsi del prof. Viktor E. Frankl, fondatore della “Terza Scuola Viennese di Psicoterapia”, nota in tutto il mondo come “logoterapia e analisi esistenziale”. Qui inizia la collaborazione con il professore ebreo al punto da diventare il curatore dell’opera omnia dello stesso e poi direttore della rivista “Ricerca di senso”. Circa il rapporto e la frequentazione tra i due va detto che la famiglia Frankl, composta dal prof. Victor, la moglie Eleonora e la figlia Gabriella, considera Eugenio come un figlio ed Eugenio ha sempre ricambiato con affetto filiale. Gli anni a Vienna sono fondamentali per la sua vocazione, religiosa ed educativa. È ordinato sacerdote dal Santo Padre Paolo VI in piazza San Pietro il 29 giugno 1975 a Roma.
Don Eugenio, dunque, dal 1986 inizia a insegnare all’Università Salesiana dove è docente di “Psicologia della religione” e di “Deontologia professionale” fino al 2008, ottenendo il titolo di Docente Ordinario nel 1995. Negli stessi anni insegna “Psicologia della religione” in diversi istituti, università e seminari.
Non dimentica mai l’attività pastorale. Lo troviamo a Caserta dove trascorre un anno con il ruolo di Direttore della Casa animandola con visite illustri dal Vaticano, poi per due anni va a Locri con il ruolo di parroco della comunità di San Biagio. Riprende poi la sua incredibile e molteplice attività di professore e autore di altissimo livello. Finché la salute lo abbandona. Sei anni di un calvario lungo e penoso.
Tra le testimonianze più significative per conoscere e raccontare la figura di don Eugenio Fizzotti vi è quella di Vincenzo Romeo, vaticanista del Tg2: «Don Eugenio Fizzotti non lasciava indifferenti le persone che lo incontravano. La sua profonda cultura unita alla grande umanità ne facevano un uomo davvero speciale. Fu chiamato a insegnare Psicologia della religione presso l’Università Pontificia Salesiana, dove divenne preside della facoltà di psicologia. Quale allievo prediletto di Frankl, ha girato a lungo sia in Italia sia a livello internazionale. I suoi interventi sulla logoterapia frankliana furono apprezzati ovunque, dalla Germania all’Argentina. Il cardinale Raffaele Farina, responsabile della Biblioteca apostolica vaticana, lo invitò a collaborare con lui presso la Curia romana. Fizzotti, però, era un prete da “prima linea”, che desiderava operare sulle frontiere, geografiche e spirituali. Si spiega così, nonostante la sua fama accademica, il lungo servizio che egli ha prestato in tante “periferie” del Sud Italia. Nel suo itinerare portava con sé solo i suoi libri, strumento prezioso di lavoro. Tutto il resto era, per lui, superfluo. E sempre lasciava una scia di amicizie, di intensi rapporti umani, di collaborazioni che formavano una “rete” straordinaria di relazioni, capace di mobilitarsi quando c’era da realizzare un progetto benefico o culturale».
«La figura di Eugenio Fizzotti resterà centrale nel campo della psicologia applicata alle religioni (tema di enorme attualità nella Chiesa di oggi) e nello studio della logoterapia di Viktor Frankl. Ma è significativo che questo brillante studioso e sacerdote salesiano abbia trascorso i suoi ultimi anni tra Caserta, Locri, Soverato e Salerno, nei poveri luoghi che egli ha più amato».

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